Strage di Vinca

79 anni dalla strage nazifascista di Vinca

Alla fine dell’agosto del 1944, esattamente dal 25 al 27, truppe tedesche in ritirata verso il nord, comandate dal maggiore Walter Reder, compirono in più riprese una delle peggiori stragi di inermi civili della II guerra mondiale, paragonabile a quelle di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto.

Il pretesto fu quello di rappresaglia ad un attacco partigiano nei confronti di alcuni automezzi tedeschi nella strada che da Monzone conduce a Vinca,  frazioni del comune di Fivizzano, in Lunigiana.

Il 24 agosto diversi automezzi con soldati tedeschi e militi repubblichini italiani salirono alla frazione di Vinca ed iniziarono una metodica ricerca degli abitanti, che, al momento, erano soltando donne, anziani e bambini in quanto gli uomini validi si erano rifugiati nei boschi soprasil pretanti.

Quindi il pretesto della rappresaglia venne subito a cadere in quanto nemmeno un partigiano era lì presente, ma ciononostante la brutalità dei nazifascisti non conobbe pietà verso inermi civili. Molti furono uccisi sul momento, molte case furono incendiate, alcune con dentro i loro proprietari, alcuni furono decapitati e, orrore senza giustificazioni, ad una donna gestante fu strappato il feto.

Il giorno successivo, 25 agosto, gli uomini che si erano nascosti nei boschi fecero ritorno al paese cercare di spegnere gli incendi, vedere se vi fossero superstiti e a seppellire i morti. Fu un tragico errore in quanto i tedeschi ed i repubblichini fecero ritorno ed uccisero quanti fossero lì presenti.

Alla fine furono 173 o 174 le vittime accertate, alcune, come detto, bruciate, altre impalate o decapitate. Una strage voluta dal maggiore Reder al solo scopo di spaventare le popolazioni civili e non certo come rappresaglia in quanto nessun partigiano si trovava a Vinca.

Walter Reder fu successivamente responsabile della strage di Marzabotto ma riuscì a rientrare in Germania. Nel 1948 fu estradato in Italia e nel 1951 condannato all’ergastolo. Purtroppo nel 1985 il Governo Craxi ne autorizzò la scarcerazione preventiva, probabilmente in cambio di qualche beneficio da parte del governo della Repubblica Federale di Germania per cui il criminale potè finire i suoi giorni in libertà.

Per questa strage non furono mai fatte indagini approfondite, in particolare per scoprire chi fossero i militi repubblichini coinvolti ed assicurarli quindi alla giusta punizione.

Il 25 agosto 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Presidente Federale della Germania Frank-Walter Steinmeier hanno commemorato insieme i caduti di Vinca ed il Presidente Steinmeier ha pubblicamente chiesto perdono a nome di tutti i tedeschi.

Questa strage, come altre nelle quali sono stati coinvolti italiani aderenti alla Repubblica sociale, deve essere di monito perenne affinchè non possa più risuscitare alcuna forma di fascismo.

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I martiri di Vinca
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