Quarto Stato

L’inno “L’Internazionale”

L’Internazionale compie quest’anno 150 anni. Non parlo della squadra di calcio milanese, ma di quello che unanimemente è considerato l’inno dei lavoratori.

Esso fu composto nel 1871 in ricordo della Comune di Parigi.

La Comune di Parigi fu un’esperienza di autogoverno popolare che si svolse tra il marzo ed il maggio di quell’anno, che vide nella capitale francese nascere una forma di autogestione di stampo socialista e libertario. La Comune fu repressa con violenza dall’esercito francese, con circa 30000 morti, migliaia di condannati al carcere o alla deportazione in prigioni lontane.

In ricordo di quei fatti il poeta Eugène Pottier scrisse un inno che nei primi tempi fu cantato sulla musica della Marsigliese, ma che fu in seguito musicata da Pierre de Geyter.

Il testo, ovviamente in francese, si rivolge ai “Dannati della Terra” incitandoli a lottare contro i padroni e gli sfruttatori per raggiungere la libertà e l’eguaglianza sociale.

La versione italiana non è una semplice traduzione, ma presenta un testo del tutto diverso, pur ricorrendo le stesse tematiche e la stessa citazione all’Internazionale, nelle strofe: “L’Internationale sera le genre humain” e “L’Internazionale / futura umanità”.

L’inno fu adottato subito dalla Seconda Internazionale, una organizzazione internazionale dei partiti socialisti e dei lavoratori che ebbe vita tra il 1889 e il 1916 e, per questo, esso è erroneamente da molti considerato un inno comunista, mentre era ed è socialista.

Ricorrendo, come detto, il 150 anniversario della scrittura dell’Internazionale mi è capitato di trovare su YouTube una versione particolare ma che ritengo molto bella. Si tratta di un video registrato dagli studenti e docenti della Tsinghua University in Cina, in cui oltre che nella lingua cinese, l’inno è cantato in diverse altre, purtroppo non in italiano.

Il video di cui parlo è questo:

 

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