Oggi, 29 ottobre 2019, Internet (o meglio, The Internet) compie mezzo secolo di vita. Ovviamente non dobbiamo pensare che il 29 ottobre 1969 qualcuno chiuse un interruttore rendendo tutto il mondo connesso, ma in quel giorno, per la prima volta, due computer posti a distanza riuscirono a mettersi in collegamento, scambiandosi un piccolo –vedremo quanto- pacchetto di dati.
Come nasce Internet ?
Per conoscere le origini di Internet bisogna riportare l’orologio della storia ai primi anni ’60 del secolo scorso. Erano passati appena 15 anni dalla fine della II guerra mondiale, ed il mondo era diviso in due blocchi: il blocco atlantico, con alla testa gli Stati Uniti, ed il blocco dell’est, con a capo l’Unione sovietica. Tra i due blocchi erano da qualche anno scoppiate delle scintille, dall’invasione dell’Ungheria del 1956, con i carri armati sovietici, alla costruzione del muro di Berlino del 1961, alla corsa agli armamenti nucleari, alla crisi degli U-2 del 1960 a quella di Cuba del 1962.
Insomma, per dirla in breve, si era in piena “guerra fredda”. Ciascuno dei due blocchi cercava di mettere in campo gli strumenti bellici più distruttivi, compiendo decine di esperimenti di bombe atomiche o all’idrogeno, per mostrare al contendente cosa sarebbe potuto accadere in caso di conflitto.
Negli Stati uniti, e probabilmente anche nell’URSS, vi era anche la preoccupazione che un attacco nucleare potesse mettere fuori uso i sistemi di comunicazione con i siti di lancio dei propri missili, impedendo in tal modo una efficace risposta.
Allora le comunicazioni tra i comandi ed i siti di lancio avvenivano in due modi, o con comunicazioni radio o con quelle telefoniche. Un attacco del nemico avrebbe potuto facilmente disturbare le onde radio e distruggere le dorsali telefoniche, per cui il ministero della difesa USA diede incarico a diversi studiosi, quasi tutti provenienti dal mondo universitario, di progettare una rete che potesse collegare, attraverso un protocollo di comunicazione comune, le varie installazioni militari.
Secondo alcuni storici, oltre alle motivazioni di cui sopra, gli USA soffrivano, negli ultimi anni ’50, primi anni ’60, i successi sovietici nel campo aereospaziale, partendo dal lancio del satellite Sputnik nel 1957 al primo uomo in orbita, Yuri Gagarin nel 1961. Per ridurre il gap ed annullare tale supremazia, l’allora presidente degli USA Dwight Eisenhower mise in contatto un gruppo di scienziati con il Dipartimento della Difesa, affinché forze civili e militari potessero integrarsi per ottenere i risultati richiesti.
Nel gennaio del 1958 Eisenhower mandò un messaggio al Congresso in cui si chiedevano finanziamenti per il Advanced Research Products Agency (ARPA) che, dopo qualche anno, fu rinominata in Defence Advanced Research Products Agency (DARPA) per sottolineare l’aspetto prevalentemente militare del progetto.
Uno dei progetti di ARPA-DARPA era quello di creare una rete di comunicazione funzionale e, soprattutto, sicura. Il progetto comportò alcuni anni di ricerca ed applicazione, in concerto con diverse università americane, finché nel 1969 si arrivò alla costituzione di una rete, denominata ARPANET (Advanced Research Products Agency Network) e fu prodotto da Steve Crocker della UCLA (University of California Los Angeles) il primo documento pubblico, detto RFC-1 (Request For Comments -1) in cui si descriveva come funzionava il calcolatore host, il suo software ed il software dell’ Interface Message Processor, una sorta di router, utilizzati nel primo embrione di ARPANET.
ARPANET fu, quindi, la prima rete di comunicazione a commutazione di pacchetto. Per la prima metà degli anni ’70 la rete funzionò così, sia per l’aspetto di ricerca universitaria che per quello governativo-militare, fino al 1974 anno in cui si iniziò ad utilizzare il protocollo di comunicazione TCP (Transmission Control Protocol) prodotto da due ricercatori universitari, Vinton Cerf e Robert Kahn. Nel 1978 Cerf, Crocker, ai quali si aggiunse Jonathan Postel, misero a punto il protocollo IP (Internet Protocol) per la comunicazione tra rete e rete. TCP/IP sono da allora i protocolli di comunicazione su cui si basa tutta la rete Internet.
Ma cosa è la “commutazione di pacchetto” ? Lungi dal voler approfondire l’argomento che è abbastanza complesso, si può dire che tale tecnologia si basa sulla suddivisione di dati, ad esempio un messaggio, in pacchetti di dati di lunghezza predefinita. Tali pacchetti sono indipendenti e possono viaggiare separati attraverso la rete e contengono le informazioni utili a ricostruire l’insieme del messaggio.
Un esempio più comprensibile potrebbe essere quello di una grossa spedizione per via ferroviaria; essa è contenuta in diversi vagoni numerati, ma spedita con diversi treni. Alla destinazione i vagoni, arrivati per diverse strade, hanno i dati, il numero identificativo, che consente di rimettere in ordine i vagoni e riassemblare la spedizione così come era partita.
Negli anni ’80 il governo USA smise di finanziare ARPA, per cui la parte di interesse militare si separò dando origine a MILNET, mentre il mondo accademico continuò ad utilizzare e migliorare ARPANET, che prenderà il nome di The Internet.
La prima comunicazione
Il 29 ottobre 1969 Leonard Kleinrock, docente all’UCLA, dal suo laboratorio ove era installato l’Interface Message Processor (un nodo del sistema di commutazione di pacchetto, in pratica un router elementare), si collegò con il laboratorio di Douglas Engelbart dello Stanford Research Institute, anch’esso dotato di IMP, ed attivò una connessione Telnet.
Come in ogni connessione Telnet il primo comando da inviare all’altro host è “LOGIN”. Purtroppo in quella occasione fu possibile inviare solo le prime due lettere “LO” a cui fece seguito la caduta della connessione.
Nonostante il sostanziale fallimento, quell’abbozzo di comunicazione attraverso una rete può essere considerata la data di nascita di ARPANET e, quindi, di Internet.
Nei mesi successivi furono effettuati altri tentativi di connessione, con migliori risultati, e il primo abbozzo di rete fu ampliato con connessione all’ Università dello Utah e a quella di California, Santa Barnaba (UCSB).
Lo sviluppo della rete fu lento ma continuo, tanto che nel 1974 gli hosts erano già in buon numero, alcuni europei, come il NORSAR norvegese e laboratori in Gran Bretagna e Germania, collegati attraverso connessioni satellitari o telefoniche.
Per quanto riguarda l’Italia, bisogna aspettare ancora: solo il 30 aprile 1986 fu effettuata una connessione ad ARPANET, via satellite, dai laboratori del CNR di Pisa.
Potrebbe sembrare un ritardo enorme, in realtà l’Italia fu il quarto paese del mondo, dopo Norvegia, Germania e Gran Bretagna, ad essere connessa ad ARPANET e, quindi, considerata uno dei precursori di Internet.