L’eccidio del Forte Castellaccio

Alle prime luci dell’alba del 1 febbraio 1945, ottant’anni fa, quando ormai la guerra volgeva verso la liberazione dell’Italia e la sconfitta del nazifascismo, sei Partigiani furono assassinati da militi delle brigate nere, dopo un sommario processo che si era tenuto il giorno precedente e che aveva sentenziato per essi la morte.

I nomi dei Partigiani erano: Sabatino Di Nello (Silvestri), Piero Pinetti (Boris), Alfredo Formenti (Brodo), Luigi Riva (Foce), Angelo Gazzo (Falco) e Federico Vinelli (Ala o Seri).

I sei eroi furono legati a delle sedie, chieste in prestito al vicino convento di suore, e fucilati alla schiena da un manipolo di criminali delle brigate nere.

Nello stesso Forte Castellaccio furono fucilati il 18 gennaio ed il 12 marzo dello stesso anno altri due Partigiani Corradino Nuzzi e Gian Domenico Diambri.

Questi Eroi non verranno mai dimenticati, come non verranno mai dimenticati gli altri eccidi perpetrati dai criminali fascisti.

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