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La scelta dell'hardware

La scelta dell'hardware è fondamentale. Per una buona riuscita e, soprattutto, funzionalità anche nel tempo, è necessario scegliere con attenzione il server.

Esistono piattaforme server già impostate, ad esempio HP o Dell, ma spesso queste hanno una limitata capacità di scelta e, soprattutto, prezzi molto elevati.

A mio avviso è meglio farsi assemblare dal fornitore di fiducia un server secondo le nostre indicazioni. Ad esempio una scelta interessante potrebbe comprendere un cabinet  Intel SC5299E che può essere utilizzato a pavimento o su un rack 5U, una scheda madre Intel Server Board serie 3200 con un processore Intel Xeon dual core serie 3000. La RAM dovrebbe essere di almeno 8 Gb DDR2 666 Mhz e la sezione dischi costituita da due dischi SATA II da 1 Tb in RAID 1. Le schede di rete devono essere due da 1 Gbit. Oltre a ciò un paio di ventole aggiuntive ed un masterizzatore DVD. Ovviamente non ha alcuna importanza la sezione video ed il monitor può essere uno di recupero.

Se il budget lo consente una buona cosa sarebbe quella di installare dischi SAS rimovibili a caldo.

Cabinet Server Intel

Scheda madre Intel Server

E' appena il caso di ricordare l'importanza di un gruppo di continuità adeguato.

La scelta dell'hypervisor

Si tratta del secondo fondamentale passo. La scelta può essere tra un sistema di tipo 1 o nativo (o come dicono gli anglosassoni: "Bare metal" ed un sistema ibrido di tipo 2.

Nel primo caso la scelta potrebbe essere tra VMWare ESXi Server e XEN. Il primo è sicuramente un prodotto molto valido, da tempo utilizzato in molti sistemi in produzione, nemmeno difficile da installare, un po' più da gestire. Il secondo è un prodotto "open source", disponibile in diverse versioni, una anche di tipo 2 o hosted ed una per "cloud computers", con una fiorente community presso la quale è possibile reperire ogni informazione.

Purtroppo non mi è stato possibile effettuare alcuna prova con VMware EXSi Server 4 in quanto sono supportati solo i processori AMD Opteron e Intel Xeon e, quindi, non è stato possibile installarlo su macchine dotate di "semplici" processori Intel quad core.

Per quanto riguarda XEN, l'installazione è andata a buon fine ma la configurazione si è dimostrata un po' troppo ostica, in quanto bisognerebbe avere una buona conoscenza dei sistemi Linux.

Quindi, nel nostro caso, avendo poca dimestichezza con l'ambiente Linux,e conoscendo le ottime dote di stabilità di Windows Server 2008, ho ritenuto di dover utilizzare l' Hypervisor Hyper-V di Windows server 2008 R2.

Oltre alla buona conoscenza dell'ambiente Windows, la scelta è stata dettata dalla facilità di configurazione dell'hardware, in particolare per la scheda video, quelle di rete e il controller RAID e per il fatto, non secondario, che disponiamo delle licenze MSDNAA.

Microsoft Hyper-V può essere installato, una macchina a 64 bit ,in due modalità: come normale ruolo di Windows Server 2008 R2 e gestito, quindi, con una console grafica, oppure installando Windows Server 2008 R2 nella modalità "server core", ovvero con un insieme minimo di funzionalità, senza l'interfaccia grafica consueta di Windows e gestibile, quindi, da riga di comando o da una altra macchina che abbia installato Windows Server 2008 o Windows Seven Enterprise, Professional o Ultimate, mediante "Remote Server Administration Tools".

Indubbiamente l'installazione "server core" presenta il vantaggio di un minor impegno di risorse ed una limitata superficie d'attacco da agenti estranei. Tuttavia, la mia personale predilezione per le GUI mi ha portato all'installazione su Windows Server 2008 R2 Standard.

Nelle immagini che seguono alcune schermate di una installazione "server core".

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