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Reti informatiche per la scuola - Prof.Roberto Bisceglia
 
   
 

Il Content Filtering a livello di postazione

Diciamolo subito: è la soluzione più dispendiosa e faticosa da gestire. Al massimo potrebbe essere applicata quando non sia attiva una vera e propria rete informatica, ma solo un numero limitato di postazioni connesse ad Internet.

La soluzione, al contrario, è la preferibile per un utilizzo domestico.

Si tratta di installare sul computer un programma che intercettando le chiamate ai siti Web, blocca quelle che non ritiene conformi a quanto stabilito in fase di installazione.

I software sono di due tipologie:

  1. Software basati su database aggiornabili di siti (URL Filtering).
  2. Software basati su algoritmi di filtraggio dinamici e su database aggiornabili (Dynamic Filtering).
  3. Software basati solo su algoritmi di analisi euristica e dinamica dei siti (Active Content Recognition).

Tutti i programmi hanno in comune il fatto che utilizzano anche i filtri ICRA (Internet Content Rating Association), ma questo sistema prevede che il creatore del sito dichiari che i contenuti sono per tutti o solo per adulti. Ovviamente, essendo questa una libera scelta del Webmaster, e non un obbligo, appare subito chiaro che i filtri ICRA non sono per niente affidabili.

Software basati su database aggiornabili di siti (URL Filtering)

Ormai abbastanza obsoleti, in quanto quasi tutti i software implementano sistemi di filtraggio dinamico. Sono basati su database di siti non affidabili (black list) di norma aggiornabili attraverso una sottoscrizione annuale.

 

In fase di installazione, da effettuarsi su ciascuna postazione, è necessario scegliere le tipologie di siti da bloccare e quelli la cui navigazione è consentita. I software permettono, inoltre, la definizione di diversi utenti con differenti permessi, il blocco della configurazione attraverso password e la possibilità di registrare un log delle violazioni.

Di norma i filtri sono precisi per quanto riguarda i siti americani, molto meno per quelli europei. Sono quindi possibili fenomeni di "underblocking" o di "overblocking" ai quali si può ovviare inserendo manualmente gli indirizzi dei siti da bloccare nella black list, ovvero quelli bloccati da consentire nella white list.

Software basati su algoritmi di filtraggio dinamici e su database aggiornabili
(Dynamic Filtering)

Sono l'evoluzione dei precedenti, nel senso che al filtraggio attraverso un database di siti proibiti si associa un filtraggio dinamico dei contenuti.

Tale filtraggio si basa su diversi algoritmi che ricercano la presenza nella pagina di termini che possano indicare la natura del sito, ovvero la presenza di foto. Alcuni arrivano anche a esaminare il colore delle foto per vedere se è predominante il colore della pelle, in modo da associarlo ad un eventuale nudità.

L'insieme dei due sistemi porta ad aumentare l'affidabilità del filtraggio e a diminuire il numero dei falsi positivi.

Anche questi programmi prevedono la sottoscrizione di abbonamenti per l'aggiornamento del database.

 

Software basati solo su algoritmi di analisi euristica e dinamica dei siti
(Active Content Recognition )

Sono dei filtri molto semplici basati sull'analisi euristica e dinamica dei siti. Con tale sistema il sito viene analizzato in base al contenuto, vengono rilevate la presenza di termini particolari, delle etichette ICRA, di foto. In base all'analisi viene assegnato, in tempo reale, una probabilità percentuale di inaffidabilità del sito e tutti i siti che superano un valore probabilistico definito vengono bloccati.

Un filtro particolarmente interessante nell'ambito scolastico è Naomi. Naomi, arrivato alla versione 3.2.90 è un piccolo programma che funziona in modalità stealth, disattivabile solo dall'Amministratore, che attraverso un'analisi euristica individua i siti da bloccare. Il blocco è dato dalla chiusura repentina del browser. Naomi permette, inoltre, di bloccare i software P2P e, con l'uso di plugin, anche la ricerca di immagini.

Il fatto di non disporre di una white list rende il filtro poco personalizzabile, con la possibilità di frequenti over ed underblocking.

La cosa positiva è che è totalmente gratuito, in italiano e poco invasivo. Naomi può essere scaricato nel sito http://www.radiance.m6.net/italian.html.

Conclusioni

Il content filtering di postazione non è la scelta ottimale quando le postazioni siano molte ed, in particolare quando sia presente un proxy server o un firewall hardware.

Le limitazioni sono dovute al fatto che l'installazione e la manutenzione deve essere fatta per ciascuna postazione, così come la definizione di evenutali black list e white list.

Tuttavia, chi volesse approfondire l'argomento può fare riferimento a questo sito o a questo, dove troverà prove ed informazioni dei principali software.

Per concludere è di pochi giorni la notizia che Microsoft intende rilasciare entro l'estate un software per il content filtering  per la piattaforma Windows Xp.

Il software, denominato Windows Live Family Safety Settings , è attualmente in fase di beta testing.

La prima versione dovrebbe consentire il filtro dei contenuti e il report di tutte le attività svolte online, mentre la versione che verrà rilasciata alla fine dell'anno dovrebbe aggiungere ulteriori funzionalità, quali la gestione dei contatti su Windows Live Mail e Windows Live Messenger, la nuova piattaforma di comunicazione di Microsoft.

 

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Aggiornamento: 18-Lug-2015 15:36
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