Il Content Filtering a livello di postazione
Diciamolo subito: è la soluzione più dispendiosa e
faticosa da gestire. Al massimo potrebbe essere applicata quando non
sia attiva una vera e propria rete informatica, ma solo un numero
limitato di postazioni connesse ad Internet.
La soluzione, al contrario, è la preferibile per
un utilizzo domestico.
Si tratta di installare sul computer un programma
che intercettando le chiamate ai siti Web, blocca quelle che non
ritiene conformi a quanto stabilito in fase di installazione.
I software sono di due tipologie:
- Software basati su database
aggiornabili di siti (URL Filtering).
- Software basati su algoritmi di
filtraggio dinamici e su database aggiornabili (Dynamic
Filtering).
- Software basati solo su algoritmi
di analisi euristica e dinamica dei siti (Active Content
Recognition).
Tutti i programmi hanno in comune il fatto che utilizzano anche i
filtri ICRA
(Internet Content Rating Association), ma questo sistema prevede che
il creatore del sito dichiari che i contenuti sono per tutti o solo
per adulti. Ovviamente, essendo questa una libera scelta del
Webmaster, e non un obbligo, appare subito chiaro che i filtri ICRA
non sono per niente affidabili.
Software basati su database
aggiornabili di siti (URL Filtering)
Ormai abbastanza obsoleti, in quanto quasi tutti i
software implementano sistemi di filtraggio dinamico. Sono basati su
database di siti non affidabili (black list) di norma aggiornabili
attraverso una sottoscrizione annuale.
In fase di installazione, da effettuarsi su
ciascuna postazione, è necessario scegliere le tipologie di siti da
bloccare e quelli la cui navigazione è consentita. I software
permettono, inoltre, la definizione di diversi utenti con differenti
permessi, il blocco della configurazione attraverso password e la
possibilità di registrare un log delle violazioni.
Di norma i filtri sono precisi per quanto riguarda
i siti americani, molto meno per quelli europei. Sono quindi
possibili fenomeni di "underblocking" o di "overblocking"
ai quali si può ovviare inserendo manualmente gli indirizzi dei siti
da bloccare nella black list, ovvero quelli bloccati da
consentire nella white list.
Software basati su
algoritmi di filtraggio dinamici e su database aggiornabili
(Dynamic Filtering)
Sono l'evoluzione dei precedenti, nel senso che al
filtraggio attraverso un database di siti proibiti si associa un
filtraggio dinamico dei contenuti.
Tale filtraggio si basa su diversi algoritmi che
ricercano la presenza nella pagina di termini che possano indicare
la natura del sito, ovvero la presenza di foto. Alcuni arrivano
anche a esaminare il colore delle foto per vedere se è predominante
il colore della pelle, in modo da associarlo ad un eventuale nudità.
L'insieme dei due sistemi porta ad aumentare
l'affidabilità del filtraggio e a diminuire il numero dei falsi
positivi.
Anche questi programmi prevedono la sottoscrizione
di abbonamenti per l'aggiornamento del database.
Software basati solo su
algoritmi di analisi euristica e dinamica dei siti
(Active Content Recognition )
Sono dei filtri molto semplici basati sull'analisi
euristica e dinamica dei siti. Con tale sistema il sito viene
analizzato in base al contenuto, vengono rilevate la presenza di
termini particolari, delle etichette ICRA, di foto. In base
all'analisi viene assegnato, in tempo reale, una probabilità
percentuale di inaffidabilità del sito e tutti i siti che superano
un valore probabilistico definito vengono bloccati.
Un filtro particolarmente interessante nell'ambito
scolastico è Naomi.
Naomi, arrivato alla versione
3.2.90 è un piccolo programma che funziona in modalità stealth,
disattivabile solo dall'Amministratore, che attraverso un'analisi
euristica individua i siti da bloccare. Il blocco è dato dalla
chiusura repentina del browser. Naomi permette, inoltre, di bloccare
i software P2P e, con l'uso di plugin, anche la ricerca di immagini.
Il fatto di non disporre di una white list rende
il filtro poco personalizzabile, con la possibilità di frequenti
over ed underblocking.
La cosa positiva è che è totalmente gratuito, in
italiano e poco invasivo. Naomi
può essere scaricato nel sito
http://www.radiance.m6.net/italian.html.
Conclusioni
Il content filtering di postazione non è la scelta
ottimale quando le postazioni siano molte ed, in particolare quando
sia presente un proxy server o un firewall hardware.
Le limitazioni sono dovute al fatto che
l'installazione e la manutenzione deve essere fatta per ciascuna
postazione, così come la definizione di evenutali black list e white
list.
Tuttavia, chi volesse approfondire l'argomento può
fare riferimento
a questo sito o a
questo, dove troverà prove ed informazioni dei principali
software.
Per concludere è di pochi giorni la notizia che
Microsoft intende rilasciare entro l'estate un software per il
content filtering per la piattaforma Windows Xp.
Il software, denominato Windows Live Family Safety
Settings , è attualmente in fase di beta testing.
La prima versione dovrebbe consentire il filtro dei contenuti e
il report di tutte le attività svolte online, mentre la versione che
verrà rilasciata alla fine dell'anno dovrebbe aggiungere ulteriori
funzionalità, quali la gestione dei contatti su Windows Live
Mail e Windows Live Messenger, la nuova piattaforma di
comunicazione di Microsoft.
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