E’ vietato proibire…è proibito vietare

Lustrissimo signor Sindaco.

vengo io con questa mia addirvi (una parola) che non sono per nulla d’accordo con la sua recente grida nella quale si vieta ai cittadini di consumare, in certe ore ed in certi luoghi, bevande alcooliche. In aggiunta è pure vietato sostare magari appoggiato ad un muretto a meno che non sia uno spazio all’uopo approntato dal Comune.

Partiamo dal primo divieto: Ella vieta tassativamente, con alcune differenze tra una parte ed altre della città, di consumare bevande alcooliche, anzi di detenerle, a meno che la somministrazione non sia fatta in un dehor di qualche esercizio commerciale.

Se ben ricordo Ella è un farmacista, per cui certamente avrà ben presente il metabolismo dell’etanolo, dove e come esso avviene, quali siano gli effetti che produce in base alle quantità ingerite e metabolizzate (euforia, eccitazione quando la quantità ingerita non è elevata, ma anche depressione, narcosi quando è elevata).

Ella non può che confermare quanto sopra, tenendo conto che da decenni la biochimica ha studiato e definito con certezza scientifica i meccanismi che intervengono nel metabolismo dell’etanolo.

In nessun caso, pur avendo ripetutamente rivisto all’uopo le mie conoscenze di biochimica, ho letto di una differenza tra il metabolismo alcoolico di bevande acquistate al supermercato e consumate su una spiaggia, su una panchina (quando se ne trova una non rotta), o di sera al Righi rimirando le stelle e quello, il metabolismo, di bevande assunte in un dehor.

E’ passato quasi mezzo secolo da quando seguivo le interessanti lezioni del prof. Pontremoli, eminente biochimico ed in seguito Rettore magnifico dell’Università di Genova, quindi forse mi sono perso qualcosa e lei potrebbe illuminarmi.

Forse i dehors hanno delle capacità di modificare il metabolismo ? Forse detti dehors hanno la capacità, per a me ignoti motivi, di aumentare l’azione delle deidrogenasi, quella alcoolica e quella aldeidica ?

Reminder:

Metabolismo Etanolo
Schema del metabolismo dell’etanolo

Dato che non credo al fatto che i dehors possano quanto sopra, mi viene da pensare che forse è tutto un meccanismo un po’ subdolo per favorire i ristoratori che peraltro, se non erro, utilizzano gratuitamente spazi pubblici nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia Covid-19 siano terminate.

Esimio dott. Bucci, a Genova ci sono molti giovani che non trovano lavoro, per i quali uno svago poco costoso può essere quello di una passeggiata a Nervi o in Corso Italia, una sosta in una caletta, una birra da 70 centesimi bevuta con gli amici e la lattina correttamente smaltita. La stessa birra in un locale con dehor costa, se va bene 10 volte tanto.

Per lei che ha un discreto stipendio da sindaco, unito ai 200.000 euro come commissario per la ricostruzione del ponte sul Polcevera ( a proposito, aveva detto che avrebbe rinunciato al compenso: come è finita la cosa ? Da quanto ho letto Lei non ha risposto alle interrogazioni in Consiglio comunale), la differenza tra 70 centesimi e 7/8€ è irrilevante: per molti genovesi non lo è.

Vorrei concludere con una osservazione: a Genova la fugàssa si deve mangiare al mattino “pucciandola” nel caffelatte, mentre al pomeriggio, come facevano i lavoratori del porto, meglio nella declinazione “cun a çiòula“, associandola “ad un gotto de vìn giànco” si mangiava con i colleghi e questo per recuperare un po’ di energie. Con il suo editto lei stronca una delle più belle tradizioni genovesi.

Circa il secondo divieto, quello di “stazionare” in certi luoghi della città, davvero mi fa rabbrividire perchè mi ricorda che ciò era già stato sancito dalle leggi fasciste, materia per fortuna rivista dai Padri Costituenti nell’art.17 della Costituzione.

Lustrissimo Signor Sindaco, dopo la sparata dei 300.000 o dei 600.000 (perchè non un fantastilione ?) visitatori all’Ocean Race, questo editto proibizionista ce lo poteva risparmiare.

Si occupi, piuttosto, del benessere dei suoi cittadini, non del piacere di presunti milanesi del weekend, si guardi intorno: la vede la spazzatura che fuoriesce dai contenitori ? Le sente le buche dell’asfalto ? Li vede gli alberi capitozzati male, le aiuole prive d’erba, le strade ridotte a selve oscure a causa dei mancati sfalci, il traffico ogni giorno più intenso a causa di servizi pubblici insufficienti, o per le piste ciclabili utilizzate da pochissimi, l’assenza di cessi pubblici in una città che vorrebbe essere turistica ?

Lei ha pochi record di cui andare fiero: siamo la città con l’aliqute IMU più alte e la TARI più alta in Italia; abbiamo la metropolitana (ora ferma) più corta del mondo, gli autobus diesel vecchi di 20 anni e più inquinanti (mentre ai cittadini è vietato accedere al centro con auto Euro 3).

A Lei sono interessati solo progetti faraonici quanto impattanti sul territorio e, per altro, calati dall’alto: Funivia dei forti, Skymetro della Val Bisagno, Garage interrato di Piazza Portello quasi “regalato” ai privati, nuovi supermercati per uccidere il commercio di prossimità, il vecchio Mercato del pesce anche esso quasi “regalato” ai privati; un nuovo forno crematorio inquinante per i cittadini della Val Bisagno, ma redditizio per chi lo gestirà, il trasferimento dei depositi costieri a poche centinaia di metri dalla abitazioni dei sampierdarenesi. E, nella parte che riguarda il Comune, la mega diga che sconvolgerà l’assetto del litorale di Ponente.

Genova non merita questo.

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