Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata :
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie.
Quei sette nomi scritti con il fuoco
brucerebbero le paginette
dove dormono imbalsamate
le vecchie favolette
approvate dal ministero.
Gianni Rodari
l 28 dicembre del 1943 quando i sette fratelli Cervi, Gelindo (1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921), nati a Campegine (Reggio Emilia), Partigiani, furono fucilati dai fascisti repubblichini, dopo essere stati barbaramente torturati, all’alba del 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia insieme a Quarto Camurri.
La nostra Costituzione democratica è stata scritta con il sangue dei Partigiani.