Villetta Di Negro: il degrado continua

Conosco molto bene la Villetta Di Negro, una delle più belle ed interessanti del centro di Genova. Alti alberi, ad esempio il platano monumentale, vialetti che corrono tra aiuole, tranquilli luoghi dove riposare al fresco in un gazebo o,semplicemente, su una panchina.

Come già scrissi ho passato buona parte della mia infanzia e della mia adolescenza nella Villetta, esplorandone ogni palmo ed ogni luogo lo ricordo come fosse oggi. A pochi metri dall’ingresso principale due laghetti che ospitavano cigni ed anatre, ora solo qualche tartaruga. Le voliere con diversi uccelli colorati, oggi abbandonate. Le grotte, dove si sperimentavano i primi rapporti con le ragazze, da decenni chiuse da inferriate. La cascata coreografica, quella per fortuna ancora funzionante, e la salita alla parte sommitale allora chiamata la “bandiera“.

E nella parte bassa il “quadrato” dove tra curatissime aiuole le mamme e le nonne solevano sedere sulle panchine mentre noi bambini correvamo a perdifiato nei vialetti, ben attenti a non calpestare le aiuole anche per la costante presenza di un vigile urbano.

Sì, perchè lì un alto pennone faceva sventolare la bandiera di Genova. Non molto tempo fa della bandiera non restava che una minima parte per cui inviai al Comune la segnalazione e devo dire che in poco tempo la bandiera fu sostituita. Peccato che sia stata usata una bandiera che dopo pochi mesi già presenta lacerazioni.

Sempre in quello spazio due elementi sono presenti: la pagoda e il laghetto con putto e pesce. Entrambe sono in condizioni penose da lungo tempo. La pagoda, da cui si gode una visione di piazza Corvetto e dell’Acquasola è chiusa da una rete in quanto alcune parti sono pericolanti.

Il laghetto da decenni non vede una goccia d’acqua, se non quella meteorica, sul pavimento aghi di pino, spazzatura ed un triste putto con pesce, che ha perso il suo colore originale del bronzo per acquistare quello della ruggine e lì resta in attesa di poter far zampillare ancora dal pesce un filo d’acqua.

Eppure ci vorrebbe poco: a cinque metri c’è la cascata e basterebbe una piccola condotta interrata per ridare al laghetto la sua dignità.

Già, ci vorrebbe poco, ma nemmeno quel poco è nelle intenzioni del Comune, in particolare dell’attuale sindaco Bucci, che non ha mai mostrato interesse per il bene comune costituito dai parchi e dalle ville comunali. E malauguratamente è stato rieletto, così possiamo già prevedere che nel prossimo quinquennio di mandato la bella Villetta Di Negro sarà lasciata al suo inevitabile degrado.

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