Ciao Gueglio

 

Oggi sono stato informato da un ex-collega che è mancato Vincenzo Gueglio.

Sui siti di notizie del Levante ligure ci sono diversi articoli in cui si commemora uno degli scrittori contemporanei più importanti del Tigullio, saggista, romanziere, critico ma anche attivo nella politica almeno fino a quando pensò che ci fosse un senso in essa.

E poi, uscito dalla scuola, libraio ed editore tra i più prolifici.

Io vorrei ricordarlo come docente, avendo passato qualche decennio con lui all’Istituto tecnico statale di Chiavari, nel corso geometri.

Un docente atipico che poteva sembrare poco interessato a ciò che faceva, ma al contrario sempre disponibile sia con i colleghi che con gli alunni nelle varie attività didattiche e, in tempi più recenti, e quando si trattava di dare vita a qualche progetto didattico.

Era di alta cultura, ma non lo faceva certo pesare, con lui si poteva discutere su diversi temi, ma che mai cercava di imporre la sua posizione, anche se con molta sagacia ti faceva capire che la ragione, alla fine, era la sua.

Se qualcuno fosse interessato ad avere un idea della sua cultura allego due articoli che scrisse per la celebrazione dei 70 anni della fondazione dell’Istituto, nel 1994, e che sono presenti nell’annuario che, su iniziativa del Preside Renzo Rocchetta, compilai anche con la collaborazione di Vincenzo.

I due articoli sono “Pitagora, il Tao e la radice di 2” e “In cerca del pigreco”.

Ciao Gueglio, ti saluto così, come lo facevo quando alla mattina ti incontravo a scuola.

 

Pitagora il Tao e la radice di due

 

In cerca del pigreco
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