
Ricordando Cesare Pavese
Il 27 agosto del 1950 in una stanza dell’albergo Roma di Torino decideva di lasciare questo mondo lo scrittore Cesare Pavese.
E’ stato scrittore di romanzi, racconti, poeta e traduttore e con la sua opera ha percorso gli anni difficili del fascismo, della guerra e della ricostruzione.
A mio avviso è stato uno dei più grandi scrittori del ‘900, raccontando in modo avvincente le Langhe e Torino. La sua poesia è stata innovativa rispetto quella di altri autori del periodo.
Fu fermamente antifascista e per questo fu confinato in un paesino della Calabria.
Purtroppo di Pavese se ne parla poco nella scuola: alcuni docenti ritengono che non sia di facile comprensione, altri semplicemente sostengono di non aver tempo per trattare la seconda metà del ‘900 se non per i “classici” Pirandello, Quasimodo, Ungaretti e Montale): un vero peccato.