Rita Levi Montalcini

In memoria di Rita Levi Montalcini

Il 30 dicembre del 2012 veniva a mancare, alla veneranda età di 103 anni Rita Levi Montalcini.

Non è un compito arduo ricordarla nell’anniversario della sua scomparsa, in quanto ogni tratto distintivo della sua vita ha il carattere dell’eccezionalità.

Fu una delle prime donne italiane a laurearsi, con il massimo dei voti, in medicina e chirurgia e specializzarsi in neurologia e psichiatria, fu colpita dalle nefande leggi razziali di Mussolini in quanto ebrea e dovette lasciare l’Italia, continuando gli studi all’estero; poi rientrata operò come medico al seguito delle truppe alleate, trasferendosi, a guerra finita, negli Stati uniti per continuare le sue ricerche in campo neurologico.

E fu lì che, insieme ad altri ricercatori studiò l’attività del Nerve growth factor (NGF), proteina che interviene nella crescita dei tumori del sistema nervoso e che ha importanza nello sviluppo di malattie come la malattia di Alzheimer-Perusini e la malattia di Parkinson.

Per questi studi, condotti anche dopo il pensionamento, ricevette nel 1986 il Premio Nobel per la medicina, prima donna italiana.

Oltre alle attività negli USA Rita Levi Montalcini collaborò e diresse diversi centri di ricerca in Italia, tra i quali il Laboratorio di Biologia cellulare del CNR e l’Istituto di Neurobiologia sempre del CNR.

Nel 2001 fu nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Rita Levi Montalcini fu, quindi, una delle più eminenti scienziate del XX secolo, a livello mondiale e non solo italiano.

Giova ricordare che anche una personalità di tale levatura fu oggetto di infami attacchi da parte di un comico, detto Beppe Grillo, che dichiarò che il Premio Nobel le fu assegnato solo per intervento delle case farmaceutiche interessate alla ricerca e definì la scienziata una “puttana”.

La storia di questi ultimi tempi fa comprendere l’infima persona che è stata ed è Grillo, e chi ne segue le idee fatte di odio, rancore, pochezza morale ed intellettuale.


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