Oggi la Camera dei deputati ha licenziato in forma definitiva il provvedimento del Governo sulla scuola. Secondo Renzi si tratta di un grosso passo in avanti nell’ambito delle riforme, secondo altri un passo indietro verso una scuola meno democratica e partecipata, meno potere agli organi collegiali (ma ne hanno mai avuto ?) più potere ai dirigenti scolastici.
Secondo lo stesso Renzi a settembre 100000 docenti entreranno in ruolo ma molti altri non avranno più la possibilità di supplenze annuali. Un classico esempio di guerra tra i poveri, tra chi è in una graduatoria, chi in un’altra, tra chi ha fatto concorsi, chi ha più abilitazioni, chi ha fatto PAS o TFA, chi è precario da 20 anni.
Ovviamente sarà il tempo a dire se la riforma avrà successo, ma i dubbi sono molti, partendo dall’esiguità dei fondi che saranno realmente resi disponibili.