Dark Side Of The Moon

The Dark Side of the Moon compie 50 anni

Il 1 marzo 1973 uscì negli USA “The Dark Side of the Moon“, l’opera più rappresentativa dei Pink Floyd, secondo molti critici un vero capolavoro della musica rock, contaminato da parti classiche che quasi lo fanno apparire come una sinfonia.

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Un’opera premonitrice che rappresentava il pericolo della guerra, la sottomissione al consumismo, il pericolo della pazzia, l’uomo come essere finito e sempre in balia dei poteri forti.

The Dark Side of the Moon” chiude forse il periodo più fecondo della band, che ripercorre quasi tutti gli anni ’60, in parte dei quali era evidente la presenza di Syd Barrett. Dopo il 1973 la band proseguì con altri successi, pur con problemi di convivenza tra Roger Waters e David Gilmour che portarono lentamente alla dissoluzione dei Pink Floyd.

Dopo 50 anni conservo ancora integro il vinile di questo capolavoro:

 

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Addio a Vittorio De Scalzi

Vittorio De Scalzi, voce e chitarra dei New Trolls è morto oggi a Roma all’età di 72 anni. Fondatore di uno dei complessi di rock progressivo più famosi degli anni ’60 e ’70, ha continuato negli anni successivi allo scioglimento del complesso, a proporre brani senza tempo, come “Una carezza della sera”, “Signore, io sono Irish”, “Una miniera” e l’opera rock “Concerto Grosso”.

Lo ricordo in una interpretazione, purtroppo di scarsa qualità, del 1979 di “Una carezza della sera“.

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Ringo Starr compie 82 anni (e non li dimostra…)

Ringo Starr, al secolo Richard Starkey, compie oggi 82 anni. Per i pochi che non lo conoscono, dico solo che Ringo è stato il batterista del più importante band del XX secolo, The Beatles.

Forse per il fatto che la posizione della batteria lo poneva dietro gli altri tre componenti del gruppo, John Lennon, Paul McCartney e George Harrison, Ringo è il meno famoso. Teniamo anche conto che il gruppo era dominato come autori dalla coppia John-Paul, alcune con George, mentre per Ringo sono accreditate ben poche canzoni.

Ringo Starr è considerato uno dei più bravi percussionisti della musica Rock, sia l’attenzione che poneva nelle esecuzioni sia in studio che in concerto, sia per alcune innovazioni che, in seguito, sono state utilizzate da moltissimi batteristi.

Inoltre Ringo è stato, specie negli ultimi anni ’60 del XX secolo, un elemento di distensione negli innumerevoli contrasti specie tra Lennon e McCartney, che hanno, purtroppo determinato lo scioglimento del gruppo nel 1970.

Dopo tale fase Ringo ha intrapreso la carriera di solista, pur non raggiungendo i livelli degli altri Beatles, ma che continua anche ora senza sosta.

Auguri Ringo, 82 anni ma non li dimostri certo.

 

 

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40 anni senza John Lennon

L’8 dicembre 1980 alle ore 23 circa a New York John Lennon stava rincasando, dopo una giornata di lavoro nel suo studio di registrazione, quando davanti all’atrio del Dakota Building, dove risiedeva, un giovane di nome Mark David Chapman esclamò: “Hey, mister Lennon”. John ebbe appena il tempo di girarsi mentre Chapman esplodeva 5 colpi di pistola verso di lui. Johon cadde a terra perdendo i sensi e fu subito soccorso e trasportato al Roosvelt Hospital dove in meno di un’ora morì.

Le motivazioni addotte dall’assassino furono diverse in divesi momenti, da quella in cui pensava così di liberarrsi da una “depressione cosmica”, a quella religiosa, riferita alla strofa di  Imagine ove si immagina un mondo senza religioni, all’invidia per una persona che aveva conseguito un successo planetario. Fu condannato ad almeno 25 anni di carcere,  ma tutt’ora è ristretto in quanto le sue richieste di libertà condizionata sono state sempre respinte.

Con quei 5 colpi di pistola moriva uno dei più importanti musicisti del XX secolo, sia per la sua attività nei Beatles, dove con Paul McCartney fu autore della maggior parte dei brani sia come testo che come musica, sia per quella da solista nel corso degli anni ’80 del XX secolo.

Non credo sia il caso di ricordare i successi dei Beatles, ma piuttosto la produzione come solista che fu permeata dal pacifismo, tanto che fu per anni dichiarato persona non gradita negli USA e, quando riuscì ad avere la “green card” sottoposto a costanti controlli da parte dell’FBI e di altre Agenzie federali.

Di questa produzione sono notevoli brani come “Power to the People” (1971) che divenne l’inno di chi era contrario all’imperialismo USA, e. dello stesso anno, la famosissima “Imagine“, considerata una dei brani più belli del XX secolo, per me il più bello. Nell’anno successivo John scrisse un’altro brano iconico “Merry Christmas (the war is over)“.

Non ho fino ad ora citato la persona più amata da John e che ne condizionò la vita: Yoko Ono, artista di origine giapponese. Secondo molti, ed io sono tra questi, Yoko Ono fu una concausa, e forse nache determinante, della separazione dei Beatles all’inizio degli anni ’70. Sappiamo che l’attività della band durò circa 10 anni, dal 1960 al 1970, per cui si può pensare cosa sarebbe potuto accadere negli anni della maturità artistica del quartetto, quali monumenti musicali avrebbero potuto creare.

Ma la storia non si può cambiare.

John Lennon
 

Imagine (1971)

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today…Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

Immagina che non ci sia alcun paradiso
E’ facile se ci provi
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi soltanto il cielo
Immagina tutta le gente
Che vive solo per l’oggi…Immagina che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o per morire
Ed anche nessuna religione
Immagina tutta la gente
Che vive la vita in pace…

Potresti dire che io sia un sognatore
Ma non sono l’unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
Ed il mondo sarà come uno solo

Immagina che non ci siano proprietà
Mi domando se tu possa
Nessuna necessità di avidità o ingordigia
Una fratellanza di uomini
Immagina tutta le gente
Condividere tutto il mondo….

Potresti dire che io sia un sognatore
Ma non sono l’unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
Ed il mondo sarà come uno solo.

 

 

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Freddie Mercury

Freddie Mercury, il video inedito di “Time Waits For No One”

A distanza di 38 anni dalla sua scomparsa Freddie Mercury riesce ancora ad entusiasmare con la sua voce inimitabile.

E’ stato pubblicato un video in cui Freddie esegue la canzone “Time Waits For No One”. Si tratta di un brano, non dei più famosi, scritto per un musical di Dave Clark, amico di Freddie, nel lontano 1986.

Freddie esegui il brano, allora semplicemente chiamato “Time” nel Dominion Theater di Londra in versione orchestrale.

Dopo tanti anni Dave Clarck ha estrapolato la traccia audio della vove di Freddie e quella video assemblandola con la musica suonata unicamente dal pianoforte.

Il risultato è qualcosa di incredibile, una esecuzione perfetta e molto più romantica della versione orchestrale.

Anche dopo 38 anni dalla sua scomparsa Freddie riesce sempre a stupire.

https://music.youtube.com/watch?v=LGjt291COa0

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