Creare un subdomain per Internet o Intranet con
Internet Information Services 6 e 7
La disponibilità di connessione a banda larga e la sua
diffusione in ambito scolastico consente, se si dispone di
almeno un indirizzo IP pubblico, di esporre un server Web in
Internet e gestirlo direttamente.
Parimenti, senza grandi difficoltà, è possibile creare
una Intranet nella quale utilizzare
applicazioni, ad esempio per la circolazione di documenti,
la gestione delle attività, le comunicazioni.
Di norma ad un server Web dovrebbe corrispondere un
Indirizzo IP che, risolto dal server DNS, può essere
raggiunto attraverso il nome mnemonico (ad.es
www.bisceglia.eu).
In una Intranet non si ha problemi di
indirizzi IP in quanto, anche utilizzando un indirizzamento
di classe C, si può disporre di 254 indirizzi, sufficienti a
coprire tutte le esigenze.
Diverso il discorso per Internet ove,
ben si sà, gli indirizzi IPv4
incominciano a scarseggiare e, soprattutto
non sono gratuiti.
Quindi, quando si è fortunati si dispone di un indirizzo
IP pubblico attraverso il quale è possibile esporre un
server Web ed associarlo ad un URL.
Questa funzione non è semplice e prevede di conoscere
bene come funziona il DNS
e saperlo implementare e gestire nella propria realtà. Nel
caso della Intranet il DNS
sarà gestito, prevalentemente, dal Domain Controller del
dominio, ma la conoscenza del rapporto
Indirizzo IP-Nome macchina o nome server sarà
confinata a quel dominio, a meno di non sapere come
fare a propagarlo all'esterno.
Fortunatamente diversi ISP si prendono l'incarico di
gestire il DNS,
ovviamente a pagamento di cifre non certo significative.
Oltre a tale gestione possono anche incaricarsi di
registrare un indirizzo Internet ed associarlo al vostro
indirizzo IP sul quale intendete esporre il server Web.
In altre parole, se il Liceo Dante
dispone di una ADSL con IP pubblico 88.20.32.51,
può collegare al router una macchina che abbia installato un
server Web
(Apache, Internet Information Services), assegnando a quel
server l'indirizzo pubblico e il web in esso pubblicato sarà
visibile dall'esterno attraverso una chiamata del browser
all'IP, ovvro http://88.20.32.51.
Ma, come si sa, i numeri sono difficili da ricordare, per
cui la scuola potrebbe decidere di registrare il dominio
liceodante.org e chiedereall'ISP di
associare l'URL www.liceodante.org all'IP e
propagando a tutto il mondo l'informazione, fino ai server
DNS autoritativi.
Dopo circa 12/24 ore scrivendo su un qualsiasi browser
http://www.liceodante.org si arriverà al
vostro server web.
I subdomain
Se serve un solo sio Web la soluzione di cui sopra
potrebbe bastare. Ma se, per ipotesi, si volessero associare
due domini ad un solo IP, ad esempio nel caso di istituti
comprensivi uno per la primaria, uno per la media, o se si
volessero usare dei subdomain, o si
acquistano altri IP pubblici, ma la cosa costa, oppure si
utilizza un "multihomed server".
Questa funzionalità, consentita dal protocollo
HTTP 1.1,
permette di utilizzare un solo indirizzo IP con più domini
attraverso gli "Host Headers". Queste intestazioni,
ricevendo la chiamata dal browser remoto, gireranno
correttamente la richiesta al server desiderato.
Questa funzione è anche utilizzabile se si vogliono
implementare dei subdomain.
Un subdomain, o
sottodominio, è
un modo di presentare una parte del sito Web posizionato in
una cartella o in una directory virtuale.
Ad esempio, se si avesse una struttura del sito come in
questo esempio:
per raggiungere la sezione che riguarda la chimica
bisognerebbe scrivere l'URL
http://www.itchiavari.it/chimica
Ovviamente questo, di solito, non è un problema, ma se i
livelli fossero di più potrebbe ingenerare confusione ed
errori, come in questo caso:
http://www.itchiavari.it/chimica/lezioni/organica/idrocarburi."
Per semplificare ci viene incontro la possibilità di
usare un subdomain, ad esempio far puntare a quella cartella
il subdomain
http://idrocarburi.itchiavari.it.
|