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Il processo alluminotermico
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ossidazione | 2Al ---->2Al3+ + 6e |
riduzione | 2Fe3+ + 6e ---->2Fe |
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2Al + 2Fe3+----> 2Al3+ + 2Fe |
Questa reazione è alla base di una importante applicazione
pratica, il processo alluminotermico; questo veniva, un tempo, utilizzato
per la saldatura delle rotaie ferroviarie. La miscela, chiamata termite,
era anche alla base di alcuni tipi di bombe incendiarie.
In una capsula di porcellana si mescolano con cura 1 g. di alluminio in polvere e 3 g. di ossido di ferro III. Quando la miscela è omogenea la
si dispone su un mattone o su un refrattario, formando un piccolo mucchio nel
quale si inserisce il nastrino di magnesio, che ha la funzione di
innesco.
Si incendia il nastrino di magnesio e, a distanza di sicurezza, si osserva la
reazione che velocemente procede con un bagliore e con forte sviluppo di calore.
Dopo aver lasciato raffreddare per alcuni secondi, si osservano i prodotti di
reazione; questi, se tutto è proceduto correttamente, appaiono come masserelle
grigiastre di ossido di alluminio e palline scure di ferro.
Disponendo di una piccola calamita è possibile riconoscere il ferro in quanto
verrà da questa attratto.
Nota operativa: per un buon esito dell'esperienza è
necessario utilizzare quantità stechiometriche dei reagenti, ricordando che la
m.a.r. di Al è di 26.98 e la m.m.r.di Fe2O3 è di 159.69.
Il rapporto deve essere sempre di 1:3.
Aggiornamento: 17-Lug-2015 14:00 |
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